CASH IS KING: IL FLUSSO DI CASSA

“Cash is King” dicono gli inglesi: la cassa è Re!

Ma cosa significa?

Che nel mondo contano solo i soldi?

Ni, almeno nel mondo dell’economia e nella gestione delle aziende.

Ni, perché non contano solo i soldi, ma conta anche il risultato ovviamente.

Contrariamente a quanto si possa pensare però, si può avere un buon risultato ma avere scarsità di soldi…  tecnicamente chiamata “liquidità”.

In un momento storico come questo, in cui le aziende hanno risentito pesantemente del periodo del COVID ed anche delle ripercussioni successive proprio a causa di questa scarsità, monitorare la liquidità aziendale è fondamentale per la loro sopravvivenza.

Il commercialista non può fare tutto: rassegnati!

Un errore comune che fa l’imprenditore è quello di pensare che la figura del commercialista, una volta affidatagli la gestione della contabilità, faccia anche automaticamente il cosidetto Controllo di Gestione.

Niente di più sbagliato!

Ma non perché il commercialista non sa farlo, anzi… ma perché sono due attività ben distinte e con processi temporali ed esecutivi totalmente differenti.

Ponendo un’immaginaria linea temporale, il commercialista guarda al passato… a cose fatte!

Elabora la contabilità, il bilancio e la dichiarazione dei redditi in base ai dati di avvenimenti già successi. Ricavi, costi, entrate e uscite, eventuali investimenti…. Già avvenuti!

Il Controllo di gestione invece, in particolare l’attività di Budgeting, è di tipo previsionale, guarda al futuro, pone gli obiettivi che si vogliono raggiungere e mette in moto le procedure affinchè vengano raggiunti.

Il volume d’affari a cui voglio arrivare e gli eventuali costi che dovrò sostenere, che genereranno entrate future ed uscite future.

Dove vanno i miei soldi?

Ma “the King” di tutta questa attività è proprio il controllo del flusso di cassa, detto anche Cash Flow.

Perché è cosi importante?

Riflettici un secondo: in fin dei conti è una cosa che hai visto fare da quando sei piccolo/a, quando a casa si faceva il conto delle spese da affrontare nel mese: entra lo stipendio, devo pagare l’affitto o il mutuo, il condominio, la spesa, la scuola… alla fine quanto rimane?

E con il rimanente cosa posso fare?

In azienda è la stessa cosa (semplificando molto).

Il cash flow, determina la capacità di pagare i fornitori, pagare gli stipendi con regolarità, gli affitti o le rate del mutuo, di pagare le tasse, di fare investimenti, determina l’eventuale fabbisogno di mezzi di terzi (finanziamenti bancari ad esempio) che possono generare ulteriori costi… insomma determina sia la solidità reddituale che finanziaria dell’azienda.

Fondamentale è il Budget di cassa

Per questo è importantissimo il Budget di cassa: prevedere le entrate (gli incassi) e le uscite (i pagamenti) di un determinato periodo (mensile, trimestrale, semestrale o annuale).

E’ una tipologia di budget che, a differenza di quello economico e delle vendite, si basa solo sui movimenti finanziari dell’azienda, in base al principio di cassa.

Una cosa importante da tenere conto è l’effetto dell’Iva. Senza entrare nei tecnicismi è importante sapere che tutti i movimenti inseriti in questo budget sono comprensivi di iva.

Gli indici da monitorare

Quali sono quindi i dati da tenere sotto controllo?

  • Il MOL, l’indicatore di redditività dell’azienda, dato dalla differenza tra fatturato e i costi fissi e variabili; se ha un valore basso o addirittura negativo… Huston abbiamo un problema!
  • L’indice del tempo medio di incasso e quello di pagamento; se la differenza è positiva, vuol dire che si incassa in tempi brevi rispetto alle scadenze di pagamento. Si genera liquidità. Se è negativa attenzione, la liquidità si sta bruciando: di deve far fronte ai pagamenti prima che i crediti v/clienti si trasformino in soldoni sonanti.
  • Il magazzino (per le aziende che producono beni ovviamente). Se il suo valore aumenta non è una buona cosa, ma se diminuisce o rimane costante allora il bollino è verde!

 

Come puoi capire da te, pensare che tutto questo lo possa fare il commercialista è sbagliato.

Questa attività deve essere fatta dall’interno, ci deve essere una figura competente che predispone i prospetti, aggiorna i dati e fa un controllo mensile tra budget e consuntivo, cioè tra previsione e dato attuale.

Non è più un lusso bensì una necessità.

Permette all’azienda di “aggiustare il tiro” per tempo, permette di capire se è possibile investire o se non è il caso, permette di stare un passo avanti alla concorrenza a volte.

Ti consente di non entrare in crisi…. e spesso ti salva dal fallimento.

 

Dove vanno a finire i miei soldi?